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molte opinioni cribrandosi le materie ne deriva sempre agli studj un utilità positiva: e dopo questo nostro lavoro, e infiniti monumenti illu- sti'aronsi, e molte città ricevettero onore da nuove e più esatte descrizioni con profonda critica pubblicate, e molte pratiche delle Arti si assoggettarono a nuovi studj non senza far ci sen tir compiacenza d J aver prese le mosse dal le nostre digressioni. Non saranno sì rari, nè spregevoli i libri ove si rimarchi abbondanza di nozioni a fronte del breve e conciso anda mento del testo; nè ad alcun lettore è interdetto di voltare le pagine ove trovasi già edotto, o veramente ove lo infastidisca il ritardo d’uria digressione qualunque. Ma ciò che abbiamo più precisamente voluto far conoscere in questo lavoro è stato il lega me delle altre Arti, delle Lettere, e della Po litica col soggetto del nostro ragionamento, poiché ci parve ciò desiderarsi ed essere indi spensabile da che tutte queste cose andarono del pari, e vicendevolmente si nocquero, o si giovarono. A noi parve che la dottrina di Dan te , l’immaginazione dell’ Ariosto, la magnifi cenza del Tasso, il genio di Leonardo, come ogni altro ingegno trascendente che produsse per così dire una fasi nel Secolo, non fossero separabili dall’effètto che produr dovevano an che sull’ Arte della Scultura, e penetrali dalla
