9 augusti Re gnau li, e s in'.gole irniente di Fran cesco I. Non dovevamo per conseguenza andar ripe scando nelle cronache Francesi del sesto seco lo, e di quelle oscurissime età i barlumi pre ziosi per quella parte di Storia così ben esau rita da chi ci ha preceduto, nè citare F Anngly- pho prominente opere,/# Pictura satis optima, nè i fasti di Dagobeito, di S. Figilio,e i bassi rilievi di Arles sulla chiesa di S. Onorato, e tutta quella serie di lavori di Oreficeria, e i vasi sacri,e gli arredi che lavoravansi dovun que venivano convertile cospicue somme dalla, pietà de’fedeli e de’ Monarchi ad onore del tempio, mentre la ricchezza teneva luogo del bello. Abbiano pace dunque e Guglielmo Ab. di S. Benigno, e Fulberto di Chartrcs Arcive scovo ed Architetto, e il sagristano Ziemar creduto esso pure Artefice, e quegli (diri tanti dei quali a buon dritto pub vantarsi la Fran cia ne’tempi oscuri fino a Claux deVonzonne, che certamente l’onore di quell’ età non basto allo splendore delle produzioni del XIV, e del XV secolo. Giustificata questa preterizione che fu da noi chiaramente enunciata nel discoiso preli minare, contro la quale parve indisposto alcu no prevenuto in favore della genealogia delle patrie Arti , ci resterebbe a giustificare anche