5 dei -arsi come uno de" migliori frutti dell’ inge gno umano. Ei confronti che risultano d<L quel le poche opere straniere che abbiamo ci-edutodi dover prendere ad esame, ben /unge dall" essere destinati a dar risalto alla gloria d’Italia colla depressione di quelle, non furonfatti che per divi dere le palme fin dove il consentiva l" imparzia lità della Storia. Ma non abbiamo creduto di dover troppo estenderci sullo stato delle Arti in Europa nei bassi tempi, e nel medio evo, primieramente perchè questa era la parte così pienamente esaurita dal signor D’Agincourt, che ci pareva ridondanza il ripetere ciò che quel diligente scrittore aveva direcente prodot to; e in secondo luogo perchè lo stato in cui tro- vavasi l" Arte presso gli altri popoli in quelle età, se anche non fosse riconosciuto inferiore a quello delle Arti Italiane, non le condusse pero mai al loro risorgimento nel XIV secolo, poi ché questo elevarsi, e rigenerarsi, e diffondersi dello stile migliore, questo ritorno morso la Gre ca eccellenza rinacque in Italia, e dall’Italia si sparse poi in tutta l"Europa. E ci'o che danai qui vien detto delle A iti della imitazione in gen ere deve ben riguardarsi come più propriamente applicabile alla Scultura . Parve infatti a Pietro Giordani, il primo che nella Biblioteca Italiana scrisse un estratto , allorché nel i813 comparve il primo volume