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CAPITOLO SESTO 22() rispetto? E viceversa qual turpitudine non ne verrebbe se gli attributi sopra indicati venis sero effigiati colle pettinature della fine del se colo scorso, coi busti e i guardinfanti, e colle scarpe di enormi talloni ovverocoi capelli moz zale vesti succinte, i fianchi ristretti e le spalle imprigionate sull’esempio delle pretendenti alla eleganza de’nostri giorni? La posterità sarà pur indulgente con quell’artista che non gelo so di raccomandare a’monumenti il grottesco costume a cui la moda ha assoggettati i cer velli degli uomini, avrà avuto il buon senso di non conservare nei marmi che durano la trac cia di tante follìe dell’ umano ingegno che pas sano. Si fossero pure di queste verità penetra ti i buoni artisti chela Francia ha avuti al tem po di Luigi XIV, che non sarebbesi veduto al terare il carattere e la nobiltà della scultura, come dice saviamente il Co. de Caylus, par ics enovmes paquets de chevcux dont les tetes ha maines sont affublées ( i ). Oltre che ciò trovarono sconcio gli artisti, si affacciò loro anche al pensiere, come perdutosi generalmente l’amor di nazione dalla più parte dei popoli. e per conseguenza abbandonati i segni esteriori che potevano servire a mante nerne inalterato il carattere, videro che il solo ( i } Caylus Voi. p Le alti si ricusa noni capricci della moda