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CAPITOLO QUARTO l5g cessori di Augusto secondo la buona o cattiva loro indole fecero provare a tutte le arti 1’ ef fetto delle vicende politiche da cui fu agitata Roma e f impero. Tiberio, Claudio, Caligola pare che si studiassero d’imprimere su tutte le cose l’orma profonda della lor triste natura , volendo quest’ ultimo durante il suo regno ve der atterrate tutte le statue erette agli uomini grandi del tempo d’Augusto e raccolte nel cam po di Marte, e far trasportare dalla Grecia quante più statue potesse per troncarvi il capo e sostituirvi la sua imagine ( 1 ) • Nè vale op porre a queste pur troppo vere osservazioni che fuvvi ai tempi di Tiberio un artista ca pace di produrre la statua di Germanico, opera degna dell’ aurea età, poiché riflettendo che questi era il successore d’Augusto e che 1’ au tore della statua fu Cleomene di Atene, cesserà ogni sorpesa e sarà dimostrato, che non pos sono i successori di un’epoca felice distruggere in un punto gli ottimi effetti dell’ età che gli ha preceduti. Sembrò per un momento che l’aurora del regno di Nerone esser dovesse foriera di nuova luce per le arti, e il prometteva l’avidità che egli dimostrava per la magnificenza e per tutte le produzioni degli artisti più segnalati. Cin- Arti sotto R erone. ( ì ) Sveton, in Calig. C. IV.