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ATTO Serviti del mio dono , e in accettarlo Punilci il Tuo rifiuto. Er. Ricufàta , poc’ anzi Era un bene Ericlea. Diventa, conceduta, ora un gaftigo. Er. Tacete. Qui tra voi fi contende Su’miei fponfali j e intanto Un rivai ne trionfa. Il Rè gli applaude E fe voi non troncate il laccio indegno Tratta voi mi vedrete a l’ara infaufta, Con la (ola difefa, Che retta a chi difpera ogni fallite. Me. Che fento ?... Se. E qual rivale ì .... Er. A chi di voi Dovrò l’onor del colpo ? 11 prezzo io ne farò. Principi, è quella La via di meritarmi. Af». Pronto è’I ferro a la man. Se. Già l’ire accendo- Me. In qual lèno lo vibro? Se. In qual (àngue le ammorzo? Er. In quello, in quello Di Timocrate , o prodi. Senza la morte fua nettun mi fperi. Tacete? Impallidite?