dramma Per Musica, Da Rappresentarsi Nell' Imperial Favoritata, Festeggiandosi Il Felicissimo Giorno Natalizio Della ... Maesta Elisabetta Christina...L'Anno MDCCXXI...Per Commando ... Di Carlo VI. Imperador De'Romani Sempre Augusto
PRIMO. 5 Mende Un fol ne vanta in Selinunte; E quefto eleggerei, pria che la folta, Che ti circonda, inftabil turba e lieve. Ti. Più non t’efcan dal labbro i due fanelli ' Nomi odiofi. In folo udirli il fangue Tumultuofo io fento Spanderli al vifo, indi (errarli al core. In loro ho due nemici, ho due rivali. Ar. Ma felici, e poHenti. Ti. Nè Timocrate è vii, nè tua beltade. Tu ’l fòftegno più forte Sarai de l’odio mio. Ar. Come ? Ti. Maturo Non è ancora il dellin, che ti vuol grande. Non tarderà. Ar. Tien per me arcani un padre? Ti. Vanne. Qui attendo il Re. Lulìnghi intant® Idea d’alta fortuna i tuoi penlìeri. Ar. Per più languir, non m’infegnarch’iofperì. Non credo a la fperanza : Conofco la mia forte : E avvezzo la coltanza A non fperar contenti. Mi balta, che il mio fato. Benché si difpietato, Non crefca di baldanza, E più crudel diventi. Non, &e. A 3 SCt