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“PRIMO. 25 Trame contezza . Scili. Andiamo, ,, Col togliermi à i trionfi ,, Così gran Principeffa oggi importuna ,, Vuol la coftanza mia tentar Fortuna, Scip.., De la forte à le tempefte „ Più moiette ,, Haurò Tempre inuitto il cor? „ Ne al filò rigido furor „ Cederà già mai queft’alma : ,, Che le tempefte fue fon la mia calma à „ De la forte à le procelle ,, Piùrubelle „ Haurò Tempre inuitto il fen ; „ Ne da torbido balen «Temerò d'elfet’abforto , pur] 3I Che le piocelle fue fono il mio porto. MafJ. Così finger m’è d'vopo. Oggi infedele ,, Mi reqdc al gran Scipione vna crudele. ,, Ma giunge Sofonisba : à quefto core „ Gl’infìufll Tuoi giri proprizio Amore. SCENA XV. Sofotiifba. Afafsinìjfa. So/. „ 'W' N raggio di fpeme ,, V Non prona il mio feno ,, Ch’in breuc momento 33 De l’alma il contento „ Cangiollì in veleno. Vn raggio,&c. > - Me/f. Pur lei libera almeno D’irne vii prigioniera Del Trionfante incatenata al carro. Come tanto aborrifti, Idolo mio , Seipiont /Lfricano x B Qrre •