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300 turno SECONDO invenzioni di cui fecero parte largamente ai loro vicini. Finalmente si persuasero che la bellezza maggiore di un edilìzio stesse in ragio ne della difficoltà, della fatica o della spesa, e se i loro antecessori s erano alquanto dipartiti dalle buone regole essi le abbandonarono del tutto, e caricando ogni edilìzio di minutissimi e capricciosi ornamenti, di alti loggiati, di stra ni capitelli, di archi acuti che intersecavano ar cate circolari, di colonne lunghissime, esili, annodate, ritorte, spirali, aggruppate, ponen do intorno alle maggiori porte dei templi lun ghe sfuggite di colonnette capillari a guisa di prospettive, dando alle finestre una configura zione di fessure furtive più che aperture capa ci all’ introduzione libera e larga della luce, così costituirono quell ordine, che continuan do a dirsi gotico mal si confuse coll’architet tura che fu praticata nel tempo dell’ invasione de'Goti in Italia, Le chiese di Strasburgo, di Reims, di Anversa, dei Templari di Londra, di S. Stefano di Vienna, il duomo di Milano ne sono una prova; colla differenza però che edificatasi in Italia con grandi mezzi un opera di questo stile, non è meraviglia se potè rie scile più ammirabile d’ ogni altra per la sua grandiosità, mentre vasta impresa non fuvvi mai che atterrisse i genj italiani ; e se da emu lazione potevano essere mossi gli opulentissimi