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Lttmo SECONDA delle antichit à fiorentine trovasi nell’esame delle parti componenti quest’ edilizio, qualora si os serva essere i capitelli dell ordine primo fra loro diversi e misti di composito e di corintio, e le colonne varie nelle dimensioni delle gros sezze e delle altezze e le basi non a queste ap propriate, come se ad altri edifizj avessero pri ma servito . Nè ciò basta mentre si riscontrano ancora ineguaglianze di spazio tra l’intercolun- nj, e ciò che è più da stupire, i pilastri dello ordine superiore posano in falso rispettivamen te alle sottoposte colonne. Osservasi eziandio che i balconi o loggette del secondo ordine so^ no tramezzate da colonnette joniche, inversio ne che inai gli antichi fecero, ponendo sempre inferiormente quest’ordine al corintio. Non si finirebbe più se tutte le sproporzioni e difetti delle cornici emodinature volessero annoverar^ si, onde dimostrare che l’edifizio non può esse re opera anteriore all’era cristiana. Più age vole riesce il ravvisarci ciò che abbiamo osser valo in altri edifizj, cioè che questa fabbrica venisse composta di parti rimaste da altre ope re demolite e nell’epoca della decadenza delle arti raccozzate insieme, cosi mostrando quel misto di buono e di cattivo gusto che sempre risulta da ottimi materiali goffamente dispo-