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CAPITOLO TERZO I I C) zontali inclinate e 1’ orizzontale perfetta del terreno e delle minori fabbriche adiacenti; e questo confronto si fa più immediatamente dall’occhio sino ai primi piani di elevazione, e scema sempre più a misura che le orizzontali inclinate si allontanano da noi, e si elevano a maggior distanza degli oggetti coi quali sono poste in paralello. Ecco come facilmente si at tribuisce all’ edilìzio ciò che non è proprio che delle sensazioni, e si cercano spiegazioni di dif ficoltà ove pur una non ne dovrebbe insorgere. Sembra potersi ragionevolmente conghiellu- rare che l’architetto avendo esaminata con la più scrupolosa precisione la natura delle fon damenta si rassicurasse che l'edilìzio col suo abbassamento fosse posato sopra di un solidis simo piano sul quale non potesse subire ulterio re inclinazione a quella che accadde dopo avan zata la fabbrica oltre la sua metà. E stranissima sarebbe l’idea di voler supporre quest’inclina zione un capriccio dell’architetto, quando una tale sventura era bastantemente giustificata dalla natura d’ un fondo paludoso ed instabi le, il quale da un lato della piattaforma avrà pel soprapposto peso facilmente inclinato. Se fos^e stata questa pendenza una vaghezza dello architetto avrebbe fatto a piombo l’interno e a piombo le scale, contentandosi della sola strana apparenza, e gli strati delle pietre si