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Neunzehntes ABOfflEMENT-tWCERT p Coro. Nö! Orfeo. Deh, placatevi con me, Furie! Larve! Orfeo. Ombre sdegnose, Vi renda ahnen pietose II mio barbaro dolor ! Orfeo. Mille pene, ombre sdegnose, Come voi sopporto anch’ io, Ho con me l’inferno mio, Me lo sento in mezzo al cor. Coro. Ah! quäle incognito Affetto flebile Dolce a sospendere Vien l’implacabile Nostro luror ! Orfeo. Men tiranne, ah, voi sareste Al mio pianto, al mio lamento, Se provaste un sol momento Cosa sia languir d’amor. Coro. Ah ! quäle incognito Affelto flebile Dolce a sospendere Vien l’implacabile Nostro furor ! Le porte stridano Su neri cardini E il passo lascino Sicuro e libero Al vincitor. Coro. Misero giovine, ehe vuoi, ehe mediti? Altro non abita ehe lutto e gemito in queste orribili soglie funeste. Phantasie über ungarische Lieder, für das Violoncell comp. und vorgetragen von Herrn Fr. Griitzmacher (Mitglied des Concert-Orchcsters). im Saale des Gewandhauses zu Leipzig;. Donnerstag, den 10. März 1853. Erster Thell. Ouvertüre von L. van Beethoven (Cdur, Op. 115). Scene mit Chor aus „Orpheus und Euridice“ von Gluck, gesungen von Fräulein Therese Schwarz, K. K. Hof opernsängerin aus Wien. Coro. Chi mai dal Erebo Fra le caligini Süll’ orme d’Ercole E di Piritoo Conduce il pie: D’orror l’ingombrino Le fiere Eumenidi, E lo spaventino Gli urli di cerbero, Se un Dio non e. Q