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un Non paventar vedrai al inio valor primiero, tremar il traditor. Da quanli affetti, oh Dei in si fatal cimento, sento slrapparmi il cor. Sinf onie, von Beethoven. Scene und Arie, von Caruso, ges. von Dem. Alb. Cdinpagnoli. — In noi corrispondenza egual, Signore, avrai, e se frattanto mai t’insultasse il nemico a cenni tupi pronto m’avrai; pei - tuo rossore al core, il Trojano crudel vedrai sul campo impallidir di quest’ aceiaro al lampo. Saprö con alma forte sprezzare ogtii periglio, saprö affrontar la morte senz’ onibra di timor. Potessi ahneno, oh Dei! a lei, ehe tanto adöTo, spiegar gfaffetti miei, sarei felice allor.