Ubaldo. Armida. Rinaldo, Partie convienel Se si debole tu sei, va, ritorna a delirar. Traditor! senti! oh Dio! Ah, inio heue, oh Dioi Io t’amo, e tornerö. Ouvertüre, von Elsner. (Neu.) Scene und Arie, aus Achille, von Paer, gesungen von Ilrn Ma eccheggiar da lunge appena, gli oricalchi odo, e le squille; non piü amante, torno Achille, genti, e regui a debellar. Languirö vicino a quelle adorabili pupille ehe pietose al par ehe belle sepper Palma incatenar. — Comprendi, quando si caro premio anima il braccio mio, se Lirnesso cadra! Reca agli Achei, ehe mi vedran fra poco di nuovi allori ornato. Intanto, amico, lascia ch’ip t’abbandoni «Tun amabil speranza alla dolce illusion, lascia ehe il core s’inebri di piacer; ma di Briseide — beuche fra le calene avvolto e stretto, ehe ho l’anitna d’Achille, io sento in petto,