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TAVOLA XLIII. S Opra un Porticato jonico ( di cui apparisc onQ solo i capitelli, ed il cornicione col fregio or nato di Delfini, e Tritoni ) appoggia un Edi ficio di legno , che si vede in questa prima Pit tura . Potrebbe nella medesima ravvisarsi un Ce nacolo , o una Torre sull’ alto di un atrio di Villa per gli alberi, che vi si scorgono . Questi però talvolta erano anche aderenti a Palazzi no bili , che aveano annessi deliziosi boschi, e viali. Non sarebbe altresì strano il riconoscervi l’idea di una Scena comica. Nella seconda Pittura è ammirabile il gusto , ed il grazioso capriccio del Pittore nell’aver espresso un Pappagallo, che tira un piccolo cocchio , ed è guidato da un Grillo , che tiene in bocca le redini. Non mancano gemme con eguali scherzi di anima li riferibili talora ad allusioni satiriche di nomi proprj , e fatti particolari di quei tempi, in cui furono dagli Artisti imaginati. \ Tom.I.Pit.