TAVOLA XXIV. V./ Na Donna ricoperta di bianca tonaca con so- pra veste turchina orlata d’un lembo rojjo ci si offre in questa Pittura , che punto non cede alla perfezione delle antecedenti. Sono in lei da ri flettersi i pendenti di perle, la tenia , o fafcetta rossa, che le stringe il velo giallo, in cui sono avvolti i biondi capelli; ed è osservabile , che_, con la destra sostiene un ramoscello con due frut ti pendenti, che sembrano cedri, con la sinistra uno scettro a color d’oro . Dalle candide vesti, e dai lineamenti del suo dolce volto più d’uno cre dè di ravvisare in lei la Pace per la sua analogia con parecchie medaglie . I cedri conosciuti an ticamente sotto la denominazione di pomi d’oro indussero altri a caratterizarla per Venere, che ne propagò la pianta in Cipro . Chi la pretese.. Giunone per il suo velo flammeo, e manto azur- ro , congetture tutte per altro esposte a rimaner deluse talvolta da un tratto di capricciosa fan tasia dei Pittori. Tom.1. Pit.