TAVOLA XXVI. L A bella Centauressa , che qui si ammira risveglia la memoria di quella dipinta da Zeusi, e tanto ce lebrata da Luciano , il quale accredita al pennel lo del sudetto il pregio della novità di questa in venzione secondata forse anco da Ovidio nella descrizione della sua vaga llonome. La nostra hà sulla groppa una Donzella , che al tirfo , ed alli suoi capelli in parte sciolti, in parte annodati si ri conosce per una Baccante. Un panno verde at traversa alla Centauressa le reni. Ha le orecchie appuntate, e cavalline, diverfifìcando in questo carattere dalla sopradetta riferita da Luciano , la quale aveale caprine. Il colore della parte non umana è bianchissimo . Colla finistra sostiene un festone che sembra terminare in due piccoli mani• chi nella cui estremità sono due bottoncini, e con la destra passata sotto il braccio della Donzella pare, che voglia cingerne questa ad armacollo. Tom.1. Pit.