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a * ATTO I. Volog. Spiato da gelofia, di fdegno accefo Qui incognito mi traili, Ciò che tentai, t’ è noto ; Or fon qui tra catene, e ion felice, Poiché dar m’è conceflb Un congedo, un Ampleflo a Berenice. Bertn. Di cotefte catene io fento il pefo Nell’ intimo del cor. Se ad ifpczzarle Può giovar Sangue, e pianto, Sangue, e pianto fi verfi. Vadafi al piò d’Augufto - - - Volog. Ah Berenice, Salvami pur dall’ ira Del mio fiero deftin, lalvami, e lia Gloria di tua pietà la vita mia. Btren. Tutto per te farò. Soipiri, c pianti ; E fe dove/fi ancora Lufingar io iàprò - - - Cefare ? non fia vero, Nò, nò, non mi falvar: fon già pentito Dell’ infana richieda. Il tuo penderò, Se penfafti COSÌ, m’ à già tradito. (patte.) SCENA IX. Berenice, ed Aniceto. m Anic r^unque Tempre dovràn le tue pupille L/ Di pianto amare dille, Berenice, ver far? Btren. Ah delle mie vicende La memoria m’affligge. Ante. Alfinnonfei Mi fera quanto credi: il Vincitor t’ onora, ti rilpetta, E con occhio pietofo ei ti rifguarda j E a vicini fpettacoli t* attende. Volog. Btren.