f* , ' ATTO II. s C E N A XI. FlaVìo, e Lucilla. Flavio. 1 1 dirti, o Principeflà? Ludi. U E con mia pena Delio Spofò infedel la legge intefi. Flavio. Non temer, oLucilla; i torti tuoi Noi faprem vendicar in quefto giorno. Spera tu intanto, h Che al fin doppo le nubi il fol rifplende, E doppo ofcura notte Più lucido, e fcreno;a noi fi rende. Ludi. Così fperar mi giova, e tal fpcranza Par che feemi il dolore, E ritorni la calma a quefto core. {paru. ) S C E N A X 11, FlaVio filo. S venturata Lucilla; Quanto mai compatito il tuo dolore! Quanta pietà mi fai; Ma forfè troverai Doppo tante procelle La lolpirata calma, E tornerà la prima pace all’ alma. • Vendetta mi chiede -y La bella fdegnata, Vendetta dimanda • ; La Patria oltraggiata. , : * Vendetta farò Se manca di fede Quell’anima ingrata, Punirla faprò. Vendetta 8cc. SCENA \