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Elftes abomement-concert im Saale des Gewandhauses zu Leipzig. Freitag, den 1. Januar 1869. Erster Theil. Ouvertüre zu ,,Iphigenie in Aulis“ von Gluck. Ariadne auf Naxos, Scene und Arie von Joseph Haydn, gesungen von Frau Hermine Rudersdorff aus London. Teseo, mio ben — ove sei? ove sei tu? Vicino d’averti mi parea — ma un lusinghiero sogno fallace m’ingannö. Giä sorge in ciel la rosea aurora — e l’erbe e i fior colora Febo uscendo dal mar col crine aurato — Sposo adorato, dove guidasti il pie? Forse le fere ad inseguirti chiama il tuo nobile ardor? Ah vieni, o caro, ed Offriro piü grata preda a tuoi lacei! Il cor d’Arianna amante che t’adora costante, stringi con nodo piü tenace, e piü bella la face splende del nostro amor. Soffrir non posso d’esser da te divisa un sol momento — Ah di vederti, o caro, giä mi stringe il desio — Ti sospira il mio cor, vieni, idol mio! Dove sei, mio bei tesoro? Chi t’invola a questo cor? Se non vieni, mio bei tesoro, Jo giä mi moro, Ne resisto al mio dolor! Se pietade avete, oh Dei, Secondate i voti miei, A me tomi il caro ben. Ma, a chi parlo? Teseo non mi risponde, e portano le voci e l’aure e l’onde. Poco da me lontano esser egli dovria, salgasi quello che piü d’ogni altro s’alza alpestre scoglio, ivi lo scoprirö. Che miro! oh stelle! Misera me! Quest’ e l’argivo legno! Greci son quelli! Teseo! — Ei sulla prora! — Ah m’ inganassi almen — no, no, non m’ inganno — ei fugge — ei qui mi lascia in abbandono! Piü speranza non v’e, tradita io sono! Teseo! m’ ascolta, Teseo! ma oime, vaneggio i flutti e il vento lo involano per sempre agli occhi miei. Ah siete ingiusti, o Dei, se l’empio non punite! Ingrato! perche ti trassi dalla morte, dunque tu dovevi tradirmi! e le promesse! e i giuramenti tuoi ? Spergiuro! infido! hai cor di lasciarmi? A chi mi volgo? Da chi pietä sperar? giä piü non reggo — il pie vacilla — e in cosi amaro istante sento mancarmi in sen Talma tremante. Ah che morir vorrei In si fatal momento, Ma al mio crudel tormento Mi serba ingiusto il ciel.