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t i.yyi i ^^rr^TT^n i 6 Alessandro. Quäle arilitnento ? Cleofide. Ah! solo ascolta in cfuest’istanfe I moti di tenera pieta. Poro. Non sono avezzo a vili sensi e la pieta dispi-ezzo. Alessandro. Raminenta almen, cli'io son il vincitor ehe il prigionier tu sei. Cleofidk. / Quando avran fin Poro. | Tante sventure, o Del? Poro. Son prigionier, lo vedo. Ma non son vinto ancOr. Cleofide. Pieta per lui ti chiedo, non. t* sdegnar, Signor. Alessandro. Depon il folle orgoglio, j ’ f vincitor ) rammenta, d ( mio valor J Paro. Io sono. Alessandro. Indegno. Cleofide. ■ Taci. Alessandro. Frena quei labbri, audacr, trema del mio furor. Cleofide. f Calmate, anriche stelle, Poro. | Si barbaro rigor. Alessandro. Contrasta un alma imbelle, le palnje al vincitor. Cleofide. Nd mio fa[al cimento, smanio, deliro e l’remo. a 5. .Frä cento affetti insieme ■' - . va palpitando il cor. — I Einlass - Billels zu 16 Groschen, sind beym Bibliothek-Auf ivärler • Schröter und am Eingänge des Saals zu bekommen. Der Saal wird um 4 Uhr geöffnet, und der Anfang ist halb 6 Uhr. j