« 2. 4 t R 4 f * t 4 t 4 f 4 t 4 t R u 4 t ( Che palpiti atroci l Nel seno mi sento; I Che smanie feroci, \ Qual nuovo tormento. | Mio povcro core, I sei nato a penar. - 4 t 4 t Ah trema. Vogl’io Lo vuoiGinevra? Sappi,.,, Qual suono! Ecco la tromba. Addio. Senti ... t’arresta.... Oh Dio' Vado a.pugnare, a xnorir. Ah ehe mi manca l’anima: Che barbaro martir. i'HSb-r i h-"a -z 5 | Gin. Ario. Gin. Ario, di palor mortal dipinto, ti farö d’orror gelar.- E' cosi di vincer speri? Per te morirö da forte. E cosi mi togli a morte? Vince solo chi difende la ragion. A t Gin. Tu la difendi. t Ario. Ah ehe dici? Io no. Paventa. Gin. i Non paventa l’innocenza; U 2, Arid. Gin. Ario. Gin. Ario, | Questo cor non sä tremar. | Come vanta l'innocenza; [ Cosa deggio, oh Dio, pensar? Guardami ahnen, Deh! taci. Tu vinccrai. Non so. Ario, Si vada. Ario. Gin. Ferma. Gin. Ario. Nol debbo. Ario. Gin. Senti? Gin^ Ario. Che vuoi? Gin. Ti svela. Ario. Ario. Paventa. Gin. Gin. In vano.... Ario. Ario. Io son a 2. ( Gin. Chi sei?'