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C O N C E R T im Saale des Gewandhauses. Donnerstags, den 20. November, 1800. . V Erster Th eil. »r. - . . , > . Sinfonie, von Kirmair. Scene, von Sarti, gesungen von Mad. Schicht. Non dubitar, verrö, dono piü grato offrir non tni potevi, al grande invito sento Palma avvampar; vedrai, quäl uso fard di quest’ acciar, chi sä se mai piü funesto vedesti ’ di questa spada balenare il latnpo, so quel ehe dico, e lo vedrai nel catnpo. , La tu vedrai chi sono, nö, non ti parlo in vano, fatale e questa mano, forse chi men la teme piü ne dovrä tremar. Flötenconcert, gesetzt E della tromba il suono, ch’ oggetto e di spavento, precederö contento la morte ad incoutrar. gespielt vom Herrn Musikdirek tor Miiiler. Terzett, von Righini. Lavinia. Ah fermate! e quanto, oh Dio! nel rigor del vostro sdegno quanto sangue questo regno dovrä ancor per voi versar? Turno. Non per me, ch'ionoldesio; — Enea. La cagione, ’ah non son'io; — Enea e Turno. Il rivale accusa, o cara, ehe mi provoca a pugnar. Lavinia. Ed intanto nella gara degg’io sempre palpitar. Turno. Ah se tremar non vuoi, — Enea. Ah se la pace brami, — Turno. palesa alfin ehe m’ami; — Enea. togli a quel cor la speme; — a 2. digli, ehe mia tu sei, ch’io vivo sol per te. //