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im Saale des Gewandhauses, "Donnerstags, den 8. Januar, 1801. Erster Th eil, Sinfonie, von Wranitzky. Scene, von Weigl, gesungen von Mach Schicht. Ingrato 1 con chi t’ama parli cosi? Son.queste Iß soavi speranze, die d’ amor tu. mi desti? TI prernio e questo, ehe alla mia fedelta, barbaro, rendi? Sospendi, oddio, s.ospcndi quell’ ingiusto furor! Rimanti, o caro, non affannarti piü! Credi al mio labbroj färb ehe a miei sdspiri, punto dai detti tuoi, doni P offeso. amico i torti tuoi. Rasserena il ciglio amato, jdol mio, di me ti flda! Se mi lasci in questo satto, il dolor m’ucciderä. Tu ben sai, ehe la mia vita, il mio ben da te dipende; la mia fede, ingrato, offende la tua fiera crudeltä. Voi, ehe udite le mie pene, il mio barbaro tormento; dite, dite al caro bene ehe pub ben sperar pieta! Violinconcert von Rode, gespielt von Hrn. Campagnoli. Arie, mit obligatem Fagott, von Righini, gesungen von Mad Schicht und gespielt von Hrn. Fuchs. Bella de’boschi Diva! Porga l’Argiva sponda, renda l’Etolia riva inni di grazie a te! per giusto suo decoro dovuta e tal merce. • y Oh fortunato arciero! Cingi l’Erculea fonda, Non chieggo il verde alloro;’ t- ehe niega il fato a me| ehe al feritor primiero