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im Saale des G e iv a n d h a u s e s. Donnerstags, den 30. October, 1800. Erster TheiL Sinfonie, von IPranitzky. Scene, von Cimarosa, gesungen von Mad. Schicht. Egle, tu piangi? Oh Numi! . . . Ah gilt, mio bene, dividerci conviene; tu con quel pianto, o cara, contrasti al mio destino ; giacche la vi£a mia presto estinta dal duolo, breve spazio sarebbe all’ amor mio. Addio, mia vita, addio I Ah qualche volta almeno questo mi chiama altrove, presente ancor ti sia e quel mi sforza restarti vicino. Gia tu stessa ascoltasti la sentenza fatal, ehe da te Jungt vuol ch-'io viva i miei giorni. Ah teco resti quella pace ch’io perdo ; io fra le selve andrö ramingo, afflitto: i miei Jamenti commoveran le belve, se commosso non han gli uomini, e i Numi piü di quelle crudeli; io t’amerö vivendo, e t’amerd morendo, il tuo Tirsi fedel, anima mia! Cara, oh Dio, morir mi sento nel dividermi da te; dunque al fiero mio tormento piü pietade in Ciel non v’ e 1 Resta in pace, o mia speranza, e rammenta il nostro amor; vihcerä tanta costanza degli Dei forse il rigor. Che crudel tormento e questo, ehe momento disperato! Quando mai sarä del Fato pago appien tutto il furor? Concert auf dem Pianoforte, von Mozart, gespielt vom Hrn, Musikd. Müller. (Ist hier noch nicht gehört,) Terzett, von Mozart. Conte. Mandina amabile! Questo danaro prendilo, tientelo Quante monete! Tutto per me? Conte. La mano porgimi tutto per te. Mandina. Oh cotne siete graziöse, e caro! d'amore in pegno. Mand. Ecco, servitev^ ve la consegno.