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$ 0 $ $ 0 0 0 $ ❖ $ ❖ ❖ ♦ ❖ ❖ 0 $ 0 $ ❖ 0 0 0 Rendi il consorte amato, rendilo all amor mio, e se d'un’ aspro fato salvarlo non poss'io, (per quanto ehe l’adoro,) versi, da te l'imploro, solle mie labbra almeno 1’ultimo suo sospir. Poi del consorte in seno dolce mi fia il morir. Ma quäl orrenda immagine m'agghiaccia, e mi sorprende; Donnerstags, am 25 steu Februar i 8 i 5. Sinfonie, von L. van Beethoven. (Ddur.) Scene und Arie, von Simon Mayer, gesung. von Dem. All». Campagnoli. Si, nc profitterö. — Dover di sposa, _ amore conjugale,- ah! voi ehe in’animate nel cimento crudel, deh, mi guidate. Empio_ Moroski! vile persecutor d’uua fauaiglia öpj>»es*al la tua barbarie infame, le tue perfide trame io deluder saprö. — Deh, tu sostieni, o Niime, protettor degl’ innocenti, accresci le mie forze, i passi miei guida nel carcer suo; arma, reggi il mio braccio, o ciel pietoto^ seconda i voti miei, salva lo sposo. giä lä minaccia un perfido, il feral colpo pende. . . . Oh Dio! t'arresta, o barbaro, qui sfoga il tuo furor! Ah! ehe non vale il piangere, £ vano il mio dolor. Si •. • vendetta!... Ma quäl suono • • • Ecco il momento! — Ah, da quanti affetti io sento il mio core palpitar.