Volltext Seite (XML)
asasEsesEsasEsasHsasESBSJHsasesasasHSEsasEsasasEsasssEHHSESHsasHSEa S eil gespielt von Hrn. Cam- gesungen von Demoiselle e una |3 !ä a ß a a ki S S von Hrn. Craelius. si caro, e dolce oggetto gioja, il mio diletto potete Belina. spina al mio cor. — Si, si, voi sola consolarmi. Ch'io ti consoli ? — Ah non sai xbrse, oh Dio, quant’ e del tuo peggior lo slato mio! Belisa. Clitandro, ah se sapesse gl’affamii del mio core, verrebbe il mio dolore piii presto a consolar. Togn. Rosina, all se sapesse il mio gran foco ardente, sarebbe men pungente l’astuto suo parlar. Bel. Senza Clitandro io moro. Togn. Rosina e il mio tesoro. Sinfonie, von Haydn. Arie, von Friedrich Schneider, gesung. L’amerö, sarö costante, In fido sposo, e fido amante, la mia sol per lei sospirero. la mia pace io troverö. Flolin-Concert, comp. von Viotti, Recitativ und. Duett, von Winter Schicht und Hrn. Craelius. Belisa. Ho sempre inteso dire, ch’eccessivo dolor molto non dura, e ehe ciascun’ a mali o cede, o s’accostuma. — Ah non e vero ehe Clitandro, ehe adoro —• Tognuccio. Adoro anch'io Kosina, ma ehe serve! — Ah Signora! — pietä d’un infelice ehe a vostri pie da voi soccorso implora. Belisa. T’alza! ehe vuoi da me ? (Togo-} Son disperato! — L’ingrata ognor s’ostina, a credermi infedel, a disprezzarmi, e ogni sua risposta im Saale des Gewandhause Donnerstags, den 26’"* October, 1809