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Dreizehntes Concert im Saale D o n n e r s r s t e r § Sinfonie, Scene und }l E se non vivi a lato di quella ehe t’accende, lagnati sol del fato, non ti lagnar di ine. Eran questi i voti amici, ehe volgeva a te il suo cor,, cara sposa, idolo amato, ci diceva: ti consola, se il destin a te m’invola, torneremo uniti ancor. Nell’ Eliso fortunato brillerem contenti ognor. Ah! ini perdo, a lei vicirio piii non posso il cor frenar; del mio barbaro destino sa I’amore trionfar. Pace omai ci, ti direbbe, mio tesoro, esclamerebbe: del piü barbaro destino sa I’amore trionfar. des Gewandhauses tags, am i6 ,cu Januar, 1813. Ah passare i di felici gi's ti chiama bella pace, spenta alfin la negra face fugga l’odio, e torni amor. Fagott-Concert, v. Kummer, geblasen v- Hrn. Peschei, au» Dessau. Arie, aus: Enea, von Righini, gesungen von Herrn Siebert. o Se il ciel non ti contende la man ehe t’e si cara, ' l’avrai compagna all’ ara, ti serberd la le. von Mozart. (Es dur.) Arie, von S. Mayer, ges. von Dem. Alb. Campagnoti. Oh, se veduto, oh, se iuteso l’a- vessi! Lä d’un albero al pie ferito esangue implorava pietä. D’Amelia il nome ripetea fra gli aneliti di morte; alla mia sposa vg, mi disse, a lei narra il. mio tristo fato, la consola ; Ah! Rolando, di, ehe cessi d'odiarmi, ehe io : giammai non l’offesi nel’odiai.. ' Lä sposa mia — ma intanto a lui troncavan mesti accenti ilpianto.