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torti tuoi. la mia fede, ingrato, offende la tua fiera crudeltä. Voi, ehe udite le mie pene, il mio barbaro tormento, dite, dite al caro bene ehe pub ben sperar pieta! comp. von Rode und gespielt von Hm. Campagnoli. Sonate, für a Fortepiano’s, von Himmel, gespielt von Hm. Musicd. und Mad. Müller. Zweiter Theil. Concert auf der Oboe, gespielt von Hm. Boscowsktj. Arie, aus Camilla, mit obligatem Bassethorn, gesungen von Mad. Schicht und gespielt von Hrn. Maurer. In quel gentil sembiante e mostri un’alma fida virtü dolcezza arrida, la chiara sua belta! Erster Theil. Sinfonie, von Voigt. Scene, von Weigl, gesungen von Mad. Schicht, Ingrato! con chi t’ama parli cosi? Son queste le soavi speranze, ehe d'amor tu mi desti ? II premio e questo, ehe alla mia fedeltä, barbaro, rendi? Sospendi, oddio, sospendi quell' ingiusto furor! Rimanti, o caro, non affannarti piü! Credi al mio labbro; faro ehe a miei sospiri, punto dai detti tuoi, doni l’offeso amico i Rasserena il ciglio amato, idol mio, di tue ti fida! Se mi lasci in questo stato, il dolor m’ucciderä. Tu ben sai, ehe la mia vita, il mio ben da te dipende; Concert auf der Violine, im Saale des Gewandhauses. Sonntags, den 3. May, 1801. <60