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No. VII. s den La Presa di Gtrusalemme, 7 • B ft ft ft ft ft ft ft ft ö n ru ft y ft 3 Rinaldo. Del grato cor le voci il Nume udir non negln, se udir giä volle i preghi ehe il labbro a lui formt». Ah Griselda sventurata! cosi servi al tuo Signor! Care donne maritale, ehe de’ sposi vi lagnale, ehe di voi potria resistere a si barbaro dolor ? im Saale de Donnerstags, Gewandhauses, 17. November, i8o5. Erster Theil. Sinfonie, von Beethoven. Scene, aus Griselda, mit obligater Violine, von Pär, gesungen von Madern. Alberghi, gespielt von Herrn C am- pagnoli. Sü Griselda, coraggio! — Oh Dio! di queste un di si care, or troppo infauste mura, piu non soffro la vista. E di mia mano, clunque apprestarle io stessa deggio alla mia rival ? Ah non mi sento tanlo valor, la mia virlü vacilla, il cor mi trema, 1’ alma si confonde, e la mano al desio piü non risponde. Voi pur foste, o care piume, sacre un tempo al mio riposo, io qui giacqui col mio sposo fra i piacer d’un casto amor. Ora, oh Dio! d’affanno oppressa l'alma mia fuor di me stessa, la virtü, la fede usata cerca indarno entro il mio cor. Concert auf dem Fagott, komponirt und geblasen von Hrn. Kummer, Churfiirstl. Sachs. Kammermus.aus Dresden. Quartett, aus der Oper: von Righini. Goffredo. Fallisce in ogni impresa quel cor, ehe il Nume oblia; facile ogn’ opra fia da lui se comincid.