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Siebenzehntes ABONNEMENT-CONCERT im Saale des Gewandhauses zu Leipzig. Donnerstag, den 14. Februar 1861. Erster Theil. Symphonie (GmoII) von W. A. Mozart Arie ans „Idomeneo u von Mozart, gesungen von Fran Jauner - Krall. Königl. Hofopernsängerin ans Dresden. Recitativo. Ilia. Quando avran fine, omai, l’aspre sventure mie? Ilia infelice, di tempesta crudel misero avanzo, del genitor e de’ germani priva, del barbaro nemico mislo col sangue le vitlime generöse, a quäl sorte piü rea ti riserbano i Numi? Pur ven- dicaste voi di Priamo e di Troja i danni e l’onte? Peri la flotta Argiva, e Idome- neo pasto forse sarä d’orca vorace. — Ma, ehe mi giova, o ciel! se al primo aspelto di quel prode Idamante, ehe all’ onde mi rapi, l’odio deposi, e pria fit schiavo il cor, ehe m’accorgessi d’essere prigioniera. Ah, quäl contrasto oh Dei! d’opposti affelti mi destate nel sen, odio ed amore! — Vendetta deggio a chi mi diü la vita, gratitudine a chi vita mi rende. — 0 Ilia! o genitor! o prence! o sorte! o vita sventurata! o dolce morte! Ma ehe? m’ama Idamante? — ah nö; l’ingrato per Elettra sospira, e quell’ Elettra, meschina principessa, esule d’Argo, d’Oresle alle sciagure a queste arene fuggitiva, raminga, ä mia rivale! Quanti mi siete intorno carnefici, spietali? orsü sbranate vendetta gelosia odio ed amore! — sbranate, si, quest’ infelice core! Aria. Padre, germani, addio ! Voi foste, io vi perdei; Grecia, cagion tu sei, E un Greco adorerö? D’ingrata al sangue mio, So ehe la colpa avrei; Ma quel sembiante, oh Dei! Odiare ancor non so. x 6 '