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Guil. Ferr. L'idol mio, perch mesto si stä? D. Jlf. Le Donne. Guil. Desp. D. Alf. il sangue scorrera! Indi Le donne. E la Ferr. Guil. Ferr. 4 Guil. ) D. Alf. ) Desp. ’ Le donne. Ferr. Guil. a2- Dal diletto confuse, cd attonite, Mute, mute si restano lä. (Ah! ehe al labbro le voci mi mancano ! Se non moro, un prodigio sar.) Permettete, ehe sia posto Quel baul in quella stanza. Dei, ehe veggio !... Un’uom nascosto ? Un notajo ? . . . qui ehe fä ? Non, Signor, non un Notajo, 1’ Despina mascherata, Che dal hallo or tornata, E a spogliarsi venne qua! Una furha uguale a questa, [Dove mai si trover? Una furha ehe m’agguagli, [Dove mai si trover? La Despina! La Despina! Non capisco, come va. Gia cader lasciai le carte, Raccoglietele con arte. Ma ehe carte sono queste? Un contratto nuziale? Giusto ciel! voi qui scriveste, Contradirci omai non vale. — Tradimento, tradimento! Ah, si faccia il scoprimento, E a torrenti, a fiumi, a mari Richiamati da regio contraordine, Pieni il cor di contento, e di giubilo Ritorniamo alle spose adorabili, Ritorniamo alla vostra amistä. Ma cos’e quel pallor, quel silcnzio? Il mio fallo tardi vedo, Con quel ferro un sen ferite, Che non merita pieta. Cosa fu? . Fobnsu » Ah, Signor, son rea di morte, Z la morte io sol vi chiedo, 4 Ferr. e Guil.