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OO^OOO0OOOOOO<>OOOOOOOOOOO<>OO-OOOOOOO<>OO<& 24= Abonnement CONCERT im Saale des Gewandhauses Sonntags, den 20 ,,,n May, 1821. Erster T h e i l. o c l ❖ ❖ Mi fa tremare. Io non credea ehe fosse Si difficile impresa, esser malyagio. Ma compirla convien. Almen si vada Con valore a perir. Valore! E come Pud averne un traditor? Sesto in- felice, E d’ammolir impegno il suo bei core. II mio costante affetto Dovria rassicurarti. Per prova il sai, ehe ognor quest’ alma mia Teco divise il duolo, e l’allegria. Ma se sposi un di saremo, Non avrem piü affanni al core; Passeremo tutte l’ore A goder , e a giubilar. Symphonie, von L. van Beethoven. (N? 1. Cdur.) Scene und Arie, von Alberghi, gesungen von Dem. Ghat. Cbmet. Ah! sgombra omai dal seno Ogni ingiusto timor! Si, tel pro- inetto, Tutto cangiar vedrai. — Presto! — t’aspetto. Lascia ehe al padre io parli — Se tu m’ami, anch’io t’adoro, Se tu peni, ancor io peuo, Ed il cor mi batte in seno, Se ti vedo sospirar. Violin-Concert, compon. und vorgetragen vom Hrn. Gon- certm. Matthaei. Zweiter T h e i l, Ouvertüre, von P. Lindpaintner.< Finale des ersten Acts aus der Oper; La clemenza di Tito, von W• A. Mozart. Sesto. Oh Dei ehe smania e que- sta! Che tumulto ho nel cor! Palpito, agghiaccio, M’incammino, m’arresto: ogn’ aura, ogn’ ombra