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Drei und zwanzigstes Concert im Saale des Gewandhauses Sonntags, am 5*'" May* i 8 i i. ************** Sinfonie, von Beethoven. Scene, von Righini, gesungen von Dem. Albert. Campagnoli. Berenice, ehe fai? Müore il tuo bene, stupida, e tu non corri ? . . . Oh Dio vacilla l’incerto passo; un gelido mi scuote insolito tremor tutte le vene, e a gran pena il suo peso il pie sostiene» Dove son? Qual confusa folla d'idee tutte funeste adombra la mia ragion? Veggo DemetrF; il veggo ehe in atto di ferir . . . Fermati! . . . vivi: d’Aiiligouo io sarö. Del core ad onta volo a giurargli fe: diro, ehe l amo; dird . . . Misera me, s’oscura il giorno! Balena il ciel! L’hanno irritato i miei meditati spergiuri. Ahime! Lasciate *- ch’io soccorra il mio ben, barbari Dei! Voi mimpedite, e intanto forse un colpo improwiso . . Ah sarete contenti; eccolo ucciso. Aspetta, anima bella! ombre compagne a Lete andrem. Se non potei salvarti, polro fedel .... Ma tu mi guardi, e parti I Non partir, bell’ idol mio; per quell’ onda all’ altra sponda voglio anch’io passar con te. Voglio anch’io . . . Me infelice! Che fingo? Che ragiono? Dove rapita sono del torrente crudel de’ miei martiri ? Misera Berenice, ah tu deliri!