ATTO' III. Bere». Auguflo, Se tu credi, che vinta M’ abbia T orror paiTato, e il ben vicino, T’inganni; il tuo Diadema, Il tuo feettro, il tuo impero Tutti fon pene mie; lòlo il mio Spolb Quel ben faria - - - Lue. Ve. T* intendo Alma fiera, c crudel, voglio appagarti. Aniceto ! Anie. Signor ! Luc.Ve. A Vologelb Rccca ferro, e veleni dirai, eh’entrambi Quella fiera gl’ invia; dirai che feelga Qual più 1’ aggrada, Io vedrò morto al fine L’auttor deli’altrui fallo, e del mio duolo. Beren. Ferma. Lue. Ve. Non s’oda. Anie. Ad ubbidirti io volo. Beren. Ah no - - per pocco ancora - - - Lue. Ve. Vanne. Beren. M’ afcolta. Tutti. Lucio Vero mora. SCENA ULTIMA. lutti. Chemaifara? Flavio. Delle tue colpe al fine Il fio ne pagherai. Lue. Ve.