'60 ATTO HI. SCENA II. Lucilla , Flavio, e ISologefo. Flavio. \ 7ieni pur Vologcfb: Ecco o Lucilla V Il Re dè Parti. A fuc catene il tollè La mia fede, il mio zelo, E a pena del Tiranno S’ unilce alle voflr’ armi il giullo Cielo. Ludi. Mà fo^engad al fin, che ancor, ch’ingrato Lucio quell’ alma adora. Flavio. O tiferbila fede, o pur fi mora. (parte.) SCENA III. Lucilla, e l^ologejo. Ludi. r~\immi, o Volo gelo. Volog. LJ PrincipcfTa, che chiedi? Ludi. Di Lucio nella vita Noninfultar, le Berenice acquilli, Non pretender di più: Viva 1’ ingrato, fe ben noi mena. Volog. Alior che a me fi torni U adorata mia Spofa, Nulla di più pretendo. Torni la pace al core, Refpiri il cor nel feno, E Iplenda per me ancor un dì fereno. Per 1’ acquifto del fuo core Se voIlelTero gli Dei Anche rendermi pallore, Volentieri tornerei . * Per coftanza di mia fè. Il mondo intero, Se non è mio, D’ un fol penfiero Degno non è. Per&c. SCENA