44 ATTO II, Se cagion della tua morte Fu il mio amore anima bella, A difpetto della forte Per te ancor morir faprò. Se fedele &c, SCENA VII. ' • /• Stanze Imperiali. limceto , e Lucilla. Anie. E7 ccola appunto. LI* Se con infaufto avvilo, o PrincipefTa, lo ti vengo a turbar, Cefare incolpa. Ludi. Cefarc, e che t’ impofe Ì Anic. Il dirti, oh Dio! - - - Che deve - - - Ludi. E a che piy badi? Anie. Rifiutar fc tue nozze, E fpofar Berenice. Ludi. Io non lo. credo. Ante. Se a me non credi, o bella, Credilo alla pietà, che ò de tuoi danni. Ludi. Io noi credo, ei noi dirtè, e tu m* inganni. Anic, Volerti il Ciel, eh’ io t*ingannarti, e forte A te Lucio fedele. Àh Pfincipertà, '* Qual’ or tu il voglia, » , Vintola jquei bei rai, Un più fido amator trovar potrai. (/«**•) SCENA