ATTO II. / Non temer, in me t’ affida, La mia fede già ti guida, E il tuo amore goderà. Farò quanto m’imponefti; Tu per prova già fapefti, Ch’il mio cor tradir non sà. Non temer &c. SCENA II. Berenice, e Lucio Vero. Beren FJ* ccotni a cenni tuoi - - - Lue. Ve. L-j Vieni o Regina j AfFar d’ alto momento In tal’ ora, in tal luogo M’ obliga a favellarti: attendi, e fiedi. Beren. ( Che mai farà ? ) Obbedifco. Lue. Ve. Berenice, Ben m’ è noto qual devi, Nudrir per Vologefò affetto, e fede - - - Beren. Obligo me’l comanda, amor me '1 chiede. Lue. Ve. Ma fè al tempo rifletti, in cuijl’ amafli, Se allo flato, in cuifei, Se a ciò, che ti deftina il core amante D’ un Augufto imperante, £’ viltà fè più l’ami. Io t’ offro, o bella, Il Diadema Latino, io t’ offro, o cara, D’ Augufta inficme, e di confòrte il Nome. Beren. Signor, fè mi deridi Con offerte fi grandi, E’ crudeltà, fè mi Iufmghi, è offefà. Lue.Ve. Ch’io t’inganni, o Regina, o ch’io t’offenda? Beren.