J3 A T T O IL Arafp. Se non impugni il brando, A Raggion ti dirò codardo, e vile. Enea. Quella, ad un cor virile, Vergognolà minaccia Enea non foffre. Ecco per foddisfarti io fnudo il ferro, Di cordadià tacciato; E per non efler vii mi rendo ingrato. (fi cimentano advientSelene,) SCENA VII. Selene, e detti. Stlen. 'Tanto ardir nella Reggia ? olà ferma 1 /\rafpe traditor? Arafp. Bella Selene, Puoi tu fola avvan2apt! A tacciarmi cosi. Sei. T accheta, e parti. Bel labro lufinghiero. Tu mel comandi, Io fpero, ne celfero d’amar, T’ubbidirò fedele ; Mà tu non fei crudele Col farmi più penar. Bel labro &c, OC la, wvv< SCENA