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ATTO I. Coftanza mio core Acchetta il tumulto. Mi preme l’onore, M.’ affanna T infulto, Non temo il morir. Vivendo infedele Perduta la pace; Si vada collante ' La'morte a foffrir- Coftanza &c. SCENA VII. Sala Reggia. Ofmìda 5 "Enea, poi furba, & Arajfe. Ofm. /^orae? da Labbri tuoi ^ Dido faprà , che abbandonar la vuoi? Jarb. (Ecco il rivai, nè feco E’ alcun de luoi feguaci. Arafp. Ah penfa, che tu lèi. Jarb. Segnimi, c taci.) Cosi gli oltraggi miei . . Arafp. Fermati. Jarb. Indegno ( Mentre Jarb* porta un colpo ad Enea^ Arafpe nel divertirlo gli fa cader ilpugnale, che vien raccolto dalloJleJfo Arafp ) Al nemico in aiuto. Enea. Che tenti, anima rea? (adArafp.) Ofm (Tutto.èperduto.) SCENA