2 6 ATTO I. Ne. tuo fen ignoto affetto T’ è l’amore, e n’ol intendi, Tu non sai, che un cor 1* oggetto Mai non fcieglie a fuo piacer. Se la fiamma vien contelà E’ sfortuna, e non offefa, Ed allor dobbiam tacer. Nel tuo fen &c. SCENA VI. furba, Arajpe 3 ed Ofmida. 3arb. TCfon è piA tempo. Arafpe, 1 ^ Di celarmi cosi. Troppo . . 0[m. Signore: Già di Nettuno al Tempro La Regina s? invia j sù gli occhi tuoi Al fuperbo Troiano» Se tardi à riparar, porge la mano. Jarb. Tanto ardir? Ofm. Non è tempo. . . Arafp. Ove,0Signore? Jarb. Il rivale a frenar. Arafp. Come io fperi? Ancora i tuoi guerrieri li tuo voler non fanno. jark Dovefoza non vai, giunga l’inganno. (parte.) Arafp. Lo Io, quel cor feroce Stragi minaccia alla mia fede ancora Ma fi ferva al dovere, e poi fijmora. Coftan-