r 2 r z o: éq Io di guida gli feruo. e lo configljo A sbranai il Tira ano. or che t'apcora D’vn Impio 1» caduta ? Chi morta mi bramò, ginfto è che mora } Zi. Chi à 1» mori* accotuente Del fuo Signor , di fellonia fi macchia. Ma prouo per mia forte, Da gli occhi cuoi piùcara, e dolca Più bell’arma del Diletta Non bà Amòr età le fuc faci, E nel campo del tuo petto E i combatte fol co’ baci « Più bell’arma &.C. M*r,Più bell’arco del tuo ciglio Non trattò 1*Anier d'Anvdxe. E col labro tuo vermiglio Porta guerra ì quello core, SCENA XVI. Sala Reale , Jfmetio. A llegrezza, Allegrezza. Torna Roma in libertà , Oggi l’Aquila Reale Fuor dal cene» d’vp Tir MUSO Al ferea d’eaui mortale Qual Fenice forgerà. Allegrezza, &c.