TERZO. 57 SCENA III. Elio con Publio}]?ompeiano in di/parte nel • fuo primo habito. Antonino con Giulia come/opra. S ire,come imponevi 4 al del di Roma Ecco Publio ritorna. Pub! io, che inirieGiu! ia ,G, (ahi fon fccpertaj) Pom. Oh Stelle ; E/.Oh Dei . Ant./ergendo ftupido dal Trono . Giulia è cortei ; pom. Che afcolto 5 Deh lafcia.Amico. pompeiano vuol vfcire,Plio lo trattene, El. Ah nor partiam dà legge A gl'impeti del cor, Ant.Idolo mio, Non parlifah ben conobbi Sotto gl*ìfpide vefti Lofplendor four’vman del tuo bel volta. Publio,Giulia ti rende al Ciel natio , Sottra Gemmato foglio iovo,c!.c il Mondo MiaSpofa,e Imperatrice Oggi meco l’adori, Ptm. Oh me infelice r G-ni. Io tua Spofac^sr.Sì. pom,Nò. Giul. Qual voce(oh Dio j ) Mi penetra nel cor/ Ant. Che ti connubi ; Giul. Ah che l’ombra vagante Di Pompeian mi fgrida i Ant. Che vaneggiiche parli f L'Alma d’vn Traditore Ttuberà il tuo Sei en,Sol del mio core $ Quella nette animata porgimi in quella delira . Gì uì. Sonde lama n,poi fi ritira, prendi, Pom,Ah infedel ^ C j Giù!.