■j6 U T T 0 Sirene del core. Sorgetele, i. Gra. Prendo l’Arco. 1, ed’io la Cetra Ve». Elia preggio di quel volto Ciòcche da voi la Dea d’Araot’Impetra ( ' i, Gra, Sono gl’Archi di Cupida Quelle labra colorite Quella culla,ond'efce il rifo ì E la tomba à più d’vn core* Quella becca in fi bel vifo E Faretrar al Dio d’Amore Di Coralli,e Margherite* Sonogl’Archi, Ree. An i. SiIuia ( fon quelle Iodi Atomi in faccia al Sol.Preggi maggiori Si denno al tuo bel volto,ò Dea de cori, C««/.(Empio.fimolarò fin che tù mori. COtnpari/ct va’Arbore di Mirto net meX.0 delift Sten* intridalo da varij feriti colori. Ve», Sù feguace di Cupido. Chi di voi fi gloria Amante Corra àl’Arbore d’Amore. E danzando, Intreciando La diuifa del Colore Spieghi il genio del fuo core ? gioiti H eroi,che vengono figurati fiotto nome di Amanti fi portano all'Arbore , dotte eh* fcWvno prefio vno dei feriti bigami yttnno con binaria \ingegnofa intrtciandolo e formando il Ballo,