40 \A T T 0 Tu bramaui il cor difciolto, Non doueui incatenarti Dentro il carcere d'vn volto , Seda pene.&c. parte Peri Per dar la vira à quello cor, ch’è morto j In duo Soli ecclifl'ati Di duo begli occhi cftinti Cupido li conduce Jfouo Prometheo ad inuolar la luce , Hà nel Gielo d’vn fembiantc Il filo Inferno il Dio d’Amore. Perche al Sole cTvt) bel volto QualProraetheoil foco hò tolta, Son trajfitto à tutte 1 ore, Hà nel Cielo, &c. Pui trà i lacci d*vna chioma Ifione incatenato. • Quanti circoli dorati Ebbe à i crini inannellati, Tante rote io potto al core. Hà nel Ciclopc, SCENA vnr. ' Momuofa con orride Grotte’. TuMio eh'efee fuori da quegli intrico» moltt fufltt Cittadini Romani inuolatiìt alla ttranmde di' Antonino .e ricouraii in quelle Spelonche » A Ntriopachr,orrende Grotte, Doue al giorno fi nafeonde Maggior parte del la notte Mentre il piè qui si confonde Craafura è de ’mici^pafli ~ JaÀ