•PRIMO. 31 SCENA XXVI. 1 fmeno, chefopragiunge knhelantt. Giulia. Peremo. S ignor, Signor, Pir, Ifmeno . Celare Ver. Ohimè. ifm. Con furibondo piede . Per. Q“à viene jIfm. Nò,ti cerca c ti richiede . Per. Partiam Giulia, partiam , Ifm. Non più dimore. Gtul Verrò fi sì, verrò. ma perche cadi L'empio Tiran per quella delira ancifo ,trà fé Saprò Io fdegno mafeherar col rifo, Si, refifiete, Miei fpirti nobili Nò non cedete. Sin,ch’Amornelfen mi vede La coftanza di mia fede , Ogni affetto In quello petto Alcor togliete. Si refifte te &c. Sinché Amor mi vedrà Amante , Sfortunata,ma colante, Ogni pena Ogni catena Al cor feiogliete. Si refiftete,&c. Mentre Giulia parte [terge fepra liAttentine Elio in Atto di far preci pttar fom. Detti, SI. Chi s’inalzò col temerario volo Di Rè fourano al lume , Icaro audace abbia per tomba vn fiume. Si vede precipitar da faldati Vomp.ntl Teucre . Giul. Ah Elio, ah traditore ! Carnefice inhumano, alma di Fera. Per, Già moti Pompeian, Perenio Spera .tra fi. B 4 Giul',