T E R Z 0 l €§ SGHNA XVIII. Stà lieto, e ridente, Fefteggia sì, sì. Per man de la morte A Cipro piangente Ritorna la Sorte. Sereni i fuoi dì. Giofci &c. oinacreonte con la f pada ignuda nellÀ dejlra> che ritorna fuggitine ferito . M lfero dcrne fuggo?ou'hò lo fcampo? Sire, ohimè tu ferito ? A»- Ah Rofìciea ! E viuoGronte. il traditor tuo Padre Ci tradirlo faluò . s’aprì l’ingreffo Ne la Città il Nemico - Io l’incontro . fò feudo Con quello petto à mille lane oftili, Ma abbandonato,e folo Fuggo traiìtto—ahi cado efangue al fuolo? Rof. T’hà giunto il Ciel , Qui s’ode i l fuono di tromba nemica. An.Ma oh Dio l che fento ? è queiti Suon di tromba nemica. ah miro i 1 lampo De le vittrici fpade! Mifero 1 doue fuggo ? ou’hò k» fcampo t Rojìclea. loifci mio core, SCENA XIX. Rojìclea. Rof. Ce-