6o jl T T 0 Di vendicar I’eftinto Idolo mio. Or.f Ocare voci. An. Adunque Rifiuti d’Himeneo sì dégna face ? Jfif■ Spofo à me ? parti audace . Or. ( Non pofso più:) mia vita. Orante corre per abbracciar jfifileella fi ritira ■ impugnando centì a Or onte la Spada. Jfif ■ Lungi da quello lénoj Temerario Affi-icano ; empiojò ti fueno. Fi. Il tuo Oronte fuenar?.jS/.Oronte.' oh Dio? Tù Oronte? tù il mio Rè? l’Idolo mio? Anaf. E qucfti Oronte: sì , Sotto finte fembianze Da Roliciea faluato to.) Jfif - Da Roficlea?Or. 1 Sì.//". Io ti ringratiojò Fa- . Alma mia. Or. Dolce mio ben !" tt 2. Pur t’abbraccio , Ti Aringo A quelto fen. ( veglio Anaf. TroncajOrontej gli ampleflì. io benché Parto a veftirmi m tuo fauor l’vsbergo. Vola in Campo j Ed^al lampo DI tua fpada Oggi cada Fulminato Anacreonte. me T ^ ora il Tirano^eviua in Cipro Oròtc. L’alma mi brilla in feno , Ala il cor rion sà perche ! Forfè perche il fereno Oggi rinafee in me . L’alma &c. Giubila in feno il core; Ma ancor n?n sò perche 1 Forfè og-che il dolore PggiPrìdamè. ,§s&