s E C 0 71 D o. 55 r _ fyf Quai ftrauaganze, ò Dei ? SU. (Quai lìrani eueiiti ) Ad auifarne il Rè volo à momenti. R°f. Son pur nata sfortnnata] 0 Hò trouato apena vn volto Di mio genio., chem’è tolto tr Da l’Arcierjchem’hà piagata. Son pur nata, &c. * Viflt Amante vn’altra volta j E à 1’or pure mi fù tolta la Beltà <ia me adorata. Son pur nata., &c. SCENA XXIV* Fiorimondo. JJtfile. P Artiil mio Soli . D’Amor vaneggi ancora ? . ^ Penla di vendicarmi. Pronto ho già il cor teco farò tià l’orni. W- Di quelli finti arnefi Spo^lierò il (gno, e veftirò Pvsbergo, EpiucrudadiCirce^ediMédea . Suenerò Anacreioate, e Rojiclea. Per Amor farò Guerrièra. Chi mi tolfeil mio teforo , o, Chi m’vccife il bel,ch 5 adoro Mi vedrà (degnata. ArSiera. Per Amor, Sic. Di chi ancife la mia vita , Quella deflra inferocita Saprà far ftrage feuera . - Per Amor, &c. fa C * SCE-