S E C O X,fl O. 45 SCENA XIV. Fiorimondo feguito da nuiuerofo Cor» leggio, nel quale ritroHafi Ififiie in habbico di Paggio. 'Anacr conte. Rojìclea affìjì in Trono . A Mor . So/. Sorte. ài.(Chemiro! Li Roiiclea ! Rof. Qui il traditori F/. Siam giunti Del Tiran sù le foglie, ai Ijtfile. If • Spero abbracciarlo fpofo in quelle fpoglie. Fi. Alto Signor ,la di cui man Reale Ne le più dubbie imprefe .. Xrattadi Gioue il folgore tremendo , A’ quello Trono Ambafcfatorm’inuia , Non più nemico Orante. In nome fuo t’efpongo, .Che fe à lui rendi il Prigionier difciolto , ■ Leuerà l’armi, e’1 Campo. <>/.'( O Dei, che afcolto ! ( Tàtocale ad V n Rè^ chi’l cor m’hà tolto/) ]Jij'. Segui. FL Ma fe An- Non.più. Rimantiòbella, à Rafie! e a. Permèrifpondi. A’ Roiiclea fauella. à Florimoudt, SC&i